Il Ddl Zan lo hanno ucciso loro, noi abbiamo fatto tutto il possibile"
Chi sono "loro"? Lo spiega direttamente a Today la capogruppo del Partito Democratico in Senato Simona Malpezzi. L'intervista
"Il Ddl Zan è morto perchè lo hanno ucciso loro e il Pd ha fatto tutto il possibile". Lo dice direttamente a Today la capogruppo del Partito Democratico in Senato Simona Malpezzi al termine del voto che ha definitivamente affossato il Ddl Zan. Ma chi sono loro? Lei conta 16 franchi tiratori più due astenuti. "Io penso che qualcuno di quelli che avevano garantito il voto, ha deciso di fare un percorso diverso, noi non possiamo sapere chi sia, è chiaro che poi ci sono tante esternazioni, anche eccessive, che ci fanno pensare che qualcuno voglia coprirsi o mettersi al riparo. Io però non accuso nessuno".
Non accusa nessuno, ma la senatrice Monica Cirinnà ha parlato di una “nuova sinistra” senza Italia Viva.
"Io non punto il dito contro nessuno, sono perplessa da innumerevoli esternazioni fatte da Italia Viva, che ci hanno dato degli arroganti e ce ne hanno dette di ogni.Noi il percorso lo abbiamo costruito, abbiamo chiesto di votare questa settimana e non la prossima perché eravamo stufi di continui rinvii. Sarebbe cambiato qualcosa? Non penso, forse un avvicinamento al bilancio e un blocco ulteriore della legge per non fare chiarezza. Almeno oggi c’è più chiarezza".
Perché il Ddl Zan è saltato e cosa succede ora
Il Partito Democratico non ha sbagliato nulla o ha qualcosa da recriminare?
"Io penso che il Pd ha scelto l’unica strada percorribile. Prima quella di mantenere la barra dritta per tirare fuori il provvedimento dalle sacche della Commissione, che lo aveva completamente impantanato per via della gestione del Presidente Ostellari. Poi, grazie alla forza che abbiamo avuto, compatti con M5s e Leu, la calendarizzazione in Aula, facendo tutti i passaggi. Era un percorso difficile perché una delle forze di maggioranza, che alla Camera aveva votato il provvedimento, qui al Senato ha dimostrato delle perplessità nel portare il testo così com’era. Parlo di Italia Viva ed è chiaro che il percorso è cambiato ed è stato subito in salita".
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